OTOSCLEROSI:
La otosclerosi è una malattia dell’orecchio che provoca una perdita uditiva lenta e progressiva. La malattia è trasmessa geneticamente da un gene autosomico dominante (il che significa che viene trasmesso a tutti i discendenti).
Questa malattia interessa prevalentemente le donne con una frequenza di 1 a 5. L’otosclerosi è causata da un rimaneggiamento osseo sclerotico ( otosclerosi ) che coinvolge la finestra ovale bloccando la trasmissione delle vibrazione da parte della staffa ( ultimo degli ossicini ). A volte questo rimaneggiamento osseo non interessa la finestra ovale ma una area qualsiasi della chiocciola, dando origine a quella che viene chiamata otosclerosi cocleare, questa malattia può rendersi evidente dopo una gravidanza ed in modo particolare durante l’allattamento in quanto la malattia è ormono-sensibile. La malattia viene considerata benigna in quanto un intervento di microchirurgia può risolvere il problema.
Diagnosi Otosclerosi
La diagnostica di questa malattia si basa sull’esame audiometrico e sopratutto sulla impedenzometria con la ricerca del riflesso cocleostapediale. Normalmente dal punto di vista audiometrico si riscontra una sordità trasmissiva con esame impedenziometrico normale ma assenza del riflesso cocleo-stapediale. A volte la malattia può essere documentata anche con la TAC ad alta definizione dell’orecchio medio. Una TAC negativa non incide però sulla diagnosi che è prevalentemente audiometrica.
Dal punto di vista anatomo patogeno si riscontra a livello della finestra ovale una ossificazione del ligamento elastico che fissa la staffa alla finestra. Ne consegue che le vibrazioni sonore raccolte dal timpano e trasmesse dalla catena degli ossicini non riescono ad arrivare all’interno della coclea. L’intervento chirurgico elimina questo blocco attraverso la rimozione della staffa e la sua sostituzione con una protesi, normalmente un pistoncino di titanio e teflon. Il pistone trasmette delle vibrazioni alla coclea ripristinando la capacità uditiva. L’intervento è di per sé semplice, ma richiede una notevole competenza in quanto si opera attraverso il condotto uditivo in uno spazio molto angusto con microstrumenti utilizzando il microscopio operatorio oppure le ottiche da endoscopia.