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Cosa sono le ghiandole salivari

Le ghiandole salivari maggiori sono la parotide e la ghiandola sottomandibolare. La parotide è posizionata all'altezza della mandibola, davanti al condotto uditivo esterno. Questa ghiandola può presentare patologie infiammatorie (parotiti) o patologie neoformative (adenomi, cistoadenolinfomi, metastasi, ecc.). Le patologie infiammatorie vengono trattatte con antibiotici e corticosteroidi, mentre la chirurgia è il trattamento di elezione nelle neoformazioni sia benigne che maligne. La chirurgia di questa ghiandola è basata sulla perfetta conoscenza della anatomia del nervo facciale. Questo nervo attraversa la ghiandola suddividendola in modo virtuale in due porzioni: il lobo superficiale ed il lobo profondo. Il trattamento chirurgico di rimozione della ghiandola è quindi basato sulla ricerca del nervo facciale, che viene individuato alla sua uscita dal cranio. Con l'uso del microscopio operatorio il nervo viene riconosciuto e seguito nelle sue tre diramazioni principali al fine di conservare le funzioni collegate alla chiusura e apertura dell'occhio e della bocca. Normalmente le tumefazioni della ghiandola parotide sono benigne ed interessano solo il lobo superficiale, e pertanto l'intervento non prevede l' asportazione del lobo profondo. Nelle forme maligne è invece necessario rimuovere tutta la parotide, compreso quindi il lobo profondo. In questo caso, il nervo facciale, anche se viene rispettato nella sua integrità anatomica, subisce un trauma legato alla interruzione dei vasi che lo alimentano e pertanto compare una paresi temporanea la cui durata è variabile da alcune settimane ad alcuni mesi. La ghiandola sottomandibolare è localizzata al di sotto della lingua e al di sotto della mandibola. Questa ghiandola presenta frequentemente delle patologie infiammatorie, mentre le tumefazioni sono più rare. La patologia più frequente è la SCIALOLITIASI ove si formano delle concrezioni calcaree all'interno del dotto di uscita della saliva, con conseguente blocco della secrezione salivare all'interno della ghiandola. La contaminazione batterica conseguente crea una infiammazione con aumento di volume e arrossamento della regione sottomandibolare.

La terapia è naturalmente antibiotica e cortisonica con successivo trattamento chirurgico che può essere di minima (rimozione del calcolo dal dotto salivare). A volte è necessaria l' asportazione totale della ghiandola sottomandibolare. In questo caso l'incisione della cute deve essere effettuata con cautela al fine di preservare il ramo nervoso del facciale che coordina la motilità della bocca

Terapia

  • antibiotica
  • cortisonica
  • trattamento chirurgico (rimozione del calcolo dal dotto salivare)

Asportazione totale della ghiandola sottomandibolare

A volte è necessaria l'asportazione totale della ghiandola sottomandibolare. In questo caso l'incisione della cute deve essere effettuata con cautela al fine di preservare il ramo nervoso del facciale che coordina la motilità della bocca