
Avvisiamo gli utenti che il sito è in fase di aggiornamento.
Ci scusiamo per eventuali informazioni incoerenti o errate.
E’ intuitivo e noto a tutti che tra le funzioni vitali, la respirazione è sicuramente la più importante ed indifferibile, se infatti è possibile respingere anche per giorni lo stimolo della fame e della sete , non è possibile dilazionare la necessità di respirare per più di qualche minuto, anche per i soggetti più allenati.
Preso atto di ciò, anche quando la respirazione avviene nei tempi fisiologici, va presa in considerazione la qualità della respirazione stessa, concetto molto caro alle culture orientali ma ancora lontano da quella occidentale, dove abitudini scorrette ed impostazioni di vita errate, spesso la condizionano in senso negativo.
Resta comunque indiscusso l’assioma in entrambe le culture sopra citate ed in quella medica universale che la respirazione corretta è quella che utilizza il naso e non la bocca, al fine di mantenere un corretto funzionamento di tutto il sistema respiratorio.
L’aria che transita attraverso le fosse nasali, utilizza un sistema riconducibile ad un “condizionatore”, dotato per di più di un efficace sistema di filtrazione e di modulazione delle resistenze al passaggio del flusso aereo, costituito principalmente dai turbinati inferiori e medi, strutture ossee, rivestite da mucosa ipervascolarizzata che si trovano all’interno delle fosse nasali. Nel naso infatti avviene la filtrazione dell’aria inspirata, tramite le vibrisse (peli presenti all’ingresso delle fosse nasali stesse) e il muco che ne riveste l’epitelio che grazie alla sua adesività, trattiene le particelle più piccole degli allergeni e delle polveri in sospensione, impedendo che raggiungano direttamente le vie aeree inferiori. Nello stesso tempo l’aria viene umidificata e riscaldata, fino alla temperatura di circa 37 gradi, ideale per essere accettata a livello bronchiale senza causare fenomeni irritativi, conferendole quindi caratteristiche ottimali per il suo utilizzo, anche tramite l’incontro tra l’aria espirata e quella inspirata, il passaggio attraverso i turbinati e l’acquisizione di umidità ceduta dal muco nasale.
Di conseguenza, quando il paziente è costretto a respirare dalla bocca accusa una eccessiva secchezza delle mucose del cavo orale, una facilità a contrarre infezioni delle vie aeree inferiori, una maggiore incidenza di carie dentarie e patologie gengivali e non ultima una compromissione della qualità del sonno con decadimento della qualità ed efficienza di vita durante il giorno e comparsa durante il sonno di roncopatia (volgarmente detta russamento) e di apnee ostruttive di cui si stima soffra il 2% della popolazione mondiale femminile ed il 4% di quella maschile, in cui la stenosi, cioè l’alterazione in senso restrittivo delle vie aeree superiori, gioca un ruolo fondamentale assieme ad altri fattori importanti quali il sovrappeso, l’obesità, i disordini mandibolari ed altro ancora.
Molto spesso la soluzione di questi problemi richiede un approccio multidisciplinare in cui la chirurgia di pertinenza otorinolaringoiatria assume un ruolo fondamentale, potendo risolvere, spesso con interventi mirati, situazioni apparentemente cronicizzate. A tale scopo presso l’unità operativa di Otorinolaringoiatria di Venezia diretta dal Dott. Bordin, funziona un servizio di diagnostica endoscopica (esame videoendoscopico delle vie aeree superiori con ottica rigida o flessibile) e polisonnografica (registrazione notturna dell’andamento del sonno, delle apnee, degli eventi in cui si verifica desaturazione e delle fasi del sonno REM) in grado di indirizzare i pazienti verso un trattamento che possa risolvere i loro problemi.