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INTRODUZIONE
L’OTOSCLEROSI e’ una malattia che colpisce l’ orecchio interno in prossimita’ della finestra ovale dove questa si articola con la platina della staffa .
Il termine otosclerosi è usato per indicare una malattia primitiva della capsula otica che si caratterizza per l’alternanza di fasi di riassorbimento e di neoformazione di osso. Il termine otosclerosi, introdotto da Politzer nel 1894, indica lo stadio finale, inattivo, della malattia, nel quale l’osso è sclerotico ed ispessito. Il termine di “otospongiosi”, usato per primo da Siebemann nel 1912, si riferisce invece allo stadio attivo, ed è più appropriato dal punto di vista istopatologico, perché indica la lesione attiva presente.
DATI EPIDEMIOLOGICI
L’affezione è tipica dell’età giovanile, manifestandosi preferenzialmente tra i 15 ed i 45 anni di vita (Davenport 1933). L’incidenza nella popolazione pediatrica (<19 anni) è stimata attorno ai 3,2 casi per 100.000 abitanti/anno, quella nella popolazione adulta è compresa tra 6,1 e 19,2 casi per 100000 abitati/anno (Levin 1988, Cajade Frias 2003). La diversa incidenza della “otosclerosi clinica” ed insieme, la sostanziale analogia della “otosclerosi istopatologica” nelle 3 razze è spiegata con la diversa localizzazione ed attività dei focolai otosclerotici, che appaiono interessare la finestra ovale( fissula ante fenestram ed articolazione stapedo-ovalare) nella gran parte (95,1%) dei soggetti di razza caucasica ed in una percentuale molto minore (38,9%) nei soggetti di razza giapponese od africana (Schuknecht 1985, Ohtani 2003). In più della metà dei pazienti è presente una familiarità positiva con una prevalenza doppia tra le donne. Si ritiene che questa differenza clinico/istologica sia causata dagli ormoni femminili; a tal riguardo sono innumerevoli i dati che dimostrano l’insorgenza/aggravamento della malattia collegate all’incremento degli estrogeni (pubertà, gravidanza, allattamento, menopausa).
CLASSIFICAZIONE DELLE LESIONI OTOSCLEROTICHE STAPEDO-OVALARI
Bellucci (1958) 4 classi
Causse 1974 10 classi
Portmann (Portmann 2000) 5 classi
Classe |
Casi operati |
|
1 |
20,00% |
Anchilosi anteriore o completa del legamento anulare |
2 |
50,00% |
Focolaio otosclerotico dell’1/4 anteriore della platina, legamento anulare parzialmente o totalmente interessato |
3 |
20,00% |
Focolaio otosclerotico di Ω platina anteriore, legamento anulare parzialmente o completamente interessato |
4 |
10,00% |
Interessamento totale della platina e dei bordi della finestra ovale, ma con interlinea articolare ancora identificabile. |
5 |
1,00% |
Otosclerosi “obliterativa” con finestra totalmente chiusa o ristretta tra i focolai superiore ed inferiore, che controindica l’intervento di stapedioplastica. |
CLASSIFICAZIONE AUDIOMETRICA
La classificazione di Shambaugh (e/o di Aubry nella letteratura francese) è l’unica classificazione di riferimento della audiometria della otosclerosi. Essa distingue la sordità otosclerotica in 4 stadi diversi di gravità.
Stadi audiometrici |
|
1 |
VO normale o con “tacca di Carhart” a 2 kHZ. VA non superiore a 45-50 dB, con curva di soglia in salita dai toni gravi agli acuti. |
2 |
VO in discesa sui toni acuti (> 20-30 dB a 2 e 4 kHz). VA intorno ai 60 dB lineare od inclinata su tono acuti. |
3 |
VO in discesa si toni acuti con soglia dei 1-2 e 4 kHz a uguale od inferiore a 40dB. VA con caratteristiche analoghe, gap più o meno grande. |
4 |
Soglia della VO totalmente al di sotto dei 40 dB. Gap più o meno grande |
STRATEGIA DIAGNOSTICA
Protocollo diagnostico nel paziente affetto da otosclerosi:
Esame |
Indicazioni-risultati |
Audiometria tonale liminare |
Classificazione stadi audiometrici (Shambaugh-Aubry) |
Audiometria vocale |
Valutazione della “riserva cocleare” |
Audiometria vocale per via ossea |
Controllo del risultato funzionale nell’immediato periodo postoperatorio |
Impedenzometria |
Timpanogramma di tipo A a basso gradiente |
Ricerca del riflesso stapediale |
RS “assente”, RS “on-off ” parziale o completo stapediale nelle forme iniziali |
Valutazione vestibolare |
Disequilibrio, VPP, segni di interessamento labirintico in una percentuale compresa tra il 6 ed il 30% |
HR-TC delle rocche petrose |
Interventi di revisione, valutazione delle complicanze postoperatorie, diagnosi delle forme “avanzate” |
Scintigrafia ossea con Tc99m-MDP |
Misura della attività dei focolai otosclerotici. Valutazione della efficacia della terapia medica |
TRATTAMENTO CHIRURGICO
Alla tecnica chirurgica di stapedectomia attuata per primo da Shea nel 1958 si è affiancata per merito dello stesso Autore, la tecnica di stapedotomia (1962). La controversia tra i fautori dell’una o dell’altra tecnica di stapedioplastica è continuata fino agli inizi degli anni ’80 (Mc Gee 1981, Fisch 1982). Attualmente c’è un largo consenso nel considerare la stapedotomia la tecnica preferenziale. In Inghilterra l’81,3% dei chirurghi considera la stapedotomia la tecnica di prima scelta, mentre solo il 18,7% impiega la stapedectomia, come prima opzione chirurgica (Raut 2002).
Terapia chirurgica: topics and highlights.
Topics |
Highlights |
Stadio audiometrico |
Chirurgia indicata in ogni stadio ed in specie nei più avanzati |
Lesione stapedo ovalare |
Chirurgia controindicata nelle lesioni obliterative |
Sordità unilaterale, Motivazione del paziente, progressione rapida della sordità, unico orecchio udente |
Motivazione del paziente, progressione rapida della sordità,presenza di acufeni invalidanti |
Stapedioplastica nell’età infantile |
Risultati funzionali sovrapponibili a quelli degli adulti |
Età massimale |
Intorno a 80 anni |
Tecnica chirurgica |
Stapedotomia, stapedectomia nella frattura platinare accidentale |
Selezione del paziente:
Tecnica chirurgica
– introdotta da Shea (1962)
– prima applicazione Laser di Perkins (1980)
– decremento di casi di sordità postoperatoria e migliore chiusura GAP sopra i 2000 Hz
– la stapedectomia totale può mostrare migliori guadagni per le basse frequenze (250- 500 Hz)
– House et al, Stapedectomy vs Stapedotomy: comparison of Results with long term follow up, Laryngoscope 2002; 112:2046-2050,
– non differenza in risultati audiologici
– SNHL > 10 dB Stapedectomia > Stapedotomia
– l’esperienza del chirurgo è il fattore determinante
COMPLICANZE INTRA-OPERATORIE
- può risultare dall’ossificazione dei ligamenti sospensori superiore e anteriore
- sequela di otite media o congenita
- fissazione malleolare con otosclerosi ha frequenza dell’1%
- fissazione
- anomalia congenite: processo lungo più corto o malformazioni
- dislocazione
- necrosi da pregressa otite media o pregressa protesi
- a volte necessaria tecnica chirurgica di “bypass”
- incidenza del 10%
- possibile SNHL dopo 2-3 anni con drill
- aumentata incidenza di SNHL
- possibile porziale o completa richiusura della finestra ovale
- Sheehy et al: “drill-out of re-obliterated oval window resulted in SNHL in 47% patients
- dislocazione dalla finestra ovale
- difficoltà nella rimozione una volta fratturate le crura
- può essere spinta in profondità verso il vestibolo
- Laser o Microdril possono prevenire quest’evenienza
- preferibile foro platinare di sicurezza prima di fratturare le crura
- se la platina è infossata nel vestibolo allora meglio lasciarla in sede per la possibile insorgenza di SNHL
- Shea: può derivare da un acquedotto cocleare pervio
- Shuknecht et al: può derivare da un difetto del fondo dell’IAC
- 0,003 % di incidenza
- Maggiore a sinistra vs destra
- più comune in caso di fissazione platinare congenita
- possibile sordità neurosensoriale progressiva e distrorsioni sonore
- Management:
- elevazione del capo
- “Small hole” spedotomy
- largo innesto prima dell’inserimento della protesi
- raramente causato da persistenza dell’arteria stapediale
- aumentata incidenza in caso in intervento durante la fase attiva otospongiotica (meglio profilassi pre-op con fluoruro di sodio fino alla scomparsa della macchia rosea di Schwartze )
- Shea: 6,3 % dei pazienti con eccessivo sanguinamento durante l’intervento hanno maggior probabilità di sordità cocleare dopo 1 anno dalla chirurgia
- secondo focus per incidenza di otosclerosi dopo lo stapediale
- incidenza 0,5 -1 %
- precoce esordio di SNHL nel bambino
- frequente ipoacusia di tipo misto
- raramente la procedura di drill-out sulla finestra ovale porta a risultati soddisfacenti
– 9% dei casi
- può impedire l’accesso alla platina
- può essere necessaria la transposizione superiore del nervo surante la stapedotomia
COMPLICANZE POST-OPERATORIE
- da perdita di perilinfa
- maggiore incidenza nella stapedectomia
- incidenza del 5%
- se dovuto a trauma chirurgico si ha immediata vertigine che dura circa 1 settimana
- da contatto protesico o di strumenti col labirinto membranoso (macula dell’utricolo)
- da aspirazione di perilinfa
- labirintite sierosa (fenomeno autolimitante)
- Vertigine persistente più di 1 settimana: da platina infossata, protesi lunga, fistola della finestra ovale, granuloma di riparazione
- VPPB dovuta a trauma chirurgico e autolimitante
- Delayed Vertigo:
- Albera et al: Delayed vertigo after stapes surgery. Laryngoscope 2004;114:860-2
- 9 pazienti con delayed vertigo (da 1 mese a 7 anni post-op) sottoposti a timpanotomia esplorativa
- sospetto di fistola perilinfatica in tutti i pazienti
- 3 pazienti avevano in effetti fistola perilinfatica
- tutti i pazienti trattati con colla di fibrina e tutti hanno recuperato
- 10 -Otite media acuta
- evenienza rara ma importante
- rischio aumentato di labirintite suppurativa
- 11 Granuloma di riparazione
- 1% delle stapedotomie o stapedectomie
- 7-15 giorni dopo chirurgia ma può subentrare anche tardivamente dopo 6 settimane
- può causare labirintite sierofibrinosa
- possibile SNHL progressiva o improvvisa dopo un precoe miglioramento uditivo post-op
- possibile insorgenza di tinnito o vertigine
- discromie rossastre del quadrante superiore della MT
- richiede trattamento corticosteroideo e antibiotico
- intervento chirurgico: rimozione protesi e granuloma, meglio entro 2 settimane per stabilizzare il recupero uditivo
- 12 Fistola perilinfatica
- può verificarsi nel precoce post-operatorio o molti anni dopo
- SNHL fluttuante o progressivo con tinnito e vertigini
- Prima provare con trattamento conservativo: riposo a letto per 5 giorni + diuretico (acetazolamide)
- se sintomi persistenti timpanotomia esploratica con grafting della finestra ovale
- Se ben trattata si ha recupero post-op con udito stabile e risoluzione della vertigine
Meccanismi di fistola perilinfatica:
- incudine dislocata da aderenze col promontorio
- protesi medializzata nel vestibolo
- migrazione della protesi dal centro al bordo della finestra ovale
- “Vibration tears”SNHL
- incidenza: 0,6 – 3 %
- labirintite sierosa: SNHL temponanea che risolve in giorni o settimane
- trauma chirurgico: SNHL permanente
- Danno al flusso snguigno cocleare: SNHL permanente
- tinnito sulle alte frequenze, disequilibrio
- trattamento con vasodilatatori
- Improvviso rialzo dei valori pressori perilinfatici in pz con pregressa idrope endolinfatica: tinnito, vertigine e SNHL permanente in particolare per le basse frequenze.
- trattamento: riposo con elevazione del capo, osmotici, steroidi
- di solito scarsa risposta al trattamento
- rilascio attivo di enzimi nell’orecchio interno con distruzione dell’organo del Corti
- SNHL permanente senza tinnito o vertigini
- evenienza rara
- trattameno con steroidi ma scarsa risposta
- da dislocamento protesi
- immediata: da tecnica chirurgica o trauma
- ritardata: da dislocazione protesi o da incudine ristretto/eroso; da aderenze con la nicchia della finestra ovale; da refissazione stapediale; da progressione della malattia con reobliterazione; da anchilosi malleolare o dell’incudine;
- Lesinski SG et al. Causes of conductive hearing loss after stapedectomy or stapedotomy: a prospective study of 279 consecutive surgical revisions. Otol Neurotol 2002; 23: 281-8
- 260 pazienti con ABG > 20 dB dopo stapedotomia o stapedectomia
- Stapedectomia > stapedotomia (3:1)
- da 1 mese a 35 anni dopo chirurgia
- 81% di dilocazione protesi
Meccanismo di ipoacusia di conduzione dopo stapedectomia:
- contrazione del collagene dell’innesto
- esternalizzazione della protesi
- migrazione della protesi a fissare la platina
- lateralizzazione dell’innesto (se troppo spesso)
erosione dell’incudine con perdita dell’aggancio protesico
- rara
- immediata da anestetico locale o trauma
- ritardata, dopo 5 giorni nel post-op
- dura per diverse settimane
- usulamente paralisi incompleta
- management: prednisolone
- Shea J.J et al. Delayed facial palsy after stapedectomy. Otol Neurotol 2011; 22: 465-70
- 2152 interventi per 12 anni
- 0,51% di incidenza paralisi
- solitamente fra la 5 e la 16 giornata posto-op
- gradi da III a V di H-B
- titolazione sierica per HSV1,2 e VZV
- La sierologia suggerisce attivazione di HSV latente indotta dalla chirurgia
- trattamento con Acyclovir
- solitamente recupero in 36 giorni (media)
- la creazione di una fistola fornisce una via di ingresso per microrganismi
- Case report: Nielsen TR et al. Meningitis following stapedotomy: a rare and early complication. J Laryngol otol 2000; 114: 781-3.